Club del Mistero Wiki
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Introduzione[]

La leggenda fa risalire l’origine dell’Ordine dei Cavalieri Hospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme al tempo dei Maccabei e Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, sarebbe stato uno dei maestri. Le notizie storiche ci portano, invece, a Gerusalemme negli anni 1020-1025, probabilmente nel 1023, quando un gruppo di mercanti e navigatori della Repubblica Marinara di Amalfi che commerciavano con l’oriente, chiesero ed ottennero, dai califfi fatimidi, alcuni terreni e costruirono un piccolo quartiere con chiesa (intitolata a S. Maria Latina, il cui culto era officiato dai Benedettini) e un ospizio dedicato a San Giovanni Battista (sulle rovine del Monastero con la Chiesa intitolata a San Giovanni l’Elemosiniere) per accogliere i pellegrini in Terra Santa. Intorno agli anni 1070, i frati, divenuti monaci guerrieri per difendere i pellegrini che visitavano i luoghi sacri, vessati dai predoni, si costituirono in confraternita ospitaliera, governata da Fra' Gerardo Sasso, i cui confratelli indossavano l’abito e il mantello nero sulla cui spalla sinistra apposero la croce bianca a otto punte.

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Onorificenza
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Flag of S.O.S.J.J. in the headquarters of the Grand Master
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- MILITARY - (FLAG of S.O.S.J.J.) - HOSPITALLER -
Motto “Pro Fidei et Pro Obsequium Hominum”
Status Attivo
Gran Maestro S.A.S. Cesare S.F.G. Fussone
Fondatore Frà Gerardo Sasso
Istituzione Gerusalemme, 15.2.1113
Sedi Ordine New York, Malta, e, Roma (Pubb. Rel.)
Ordinamento Personalità Giuridica di Diritto Internazionale
Posizione Internazionale Ammissione UUN (giugno 2016)
Acronimo S.O.S.J.J.
Grado equiparato Cavaliere, Nobil Donna
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Blasone Araldico S.O.S.J.J.
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Nastro dell'Ordine

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Questi conducevano una vita monastica seguendo le regole di Sant’Agostino su cui si basa tuttora lo statuto. Dopo la prima Crociata e la liberazione di Gerusalemme da parte dei Cristiani, con l’aiuto anche dell’Ordine, questo fu riconosciuto Indipendente da Papa Pasquale II il 15 agosto 1113 con la bolla papale “Pie Postulatio Voluntatis” ed assunse il nome di Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, con autorizzazione a ricevere donazioni e a costruire ospizi. Accanto al carattere religioso però l’ordine ebbe la necessità di diventare anche militare per poter respingere i musulmani. Nel 1121 il gran maestro gerosolimitano Raymond de Puy aveva istituito la classe dei “Cristiani Cavalieri” a difesa della Terra Santa, i fratres milites cui potevano essere ascritti solo nobili, coadiuvati dai fratres armigeri. Nello stesso periodo altri cavalieri di fede cristiana si facevano monaci istituendo gli ordini dei luoghi da difendere; quindi l’Ordine dei Templari per la custodia del Tempio, quello del Santo Sepolcro per la custodia del Sepolcro di Cristo e dei luoghi attinenti. Solo più tardi fu fondato l’ordine dei Cavalieri Teutonici. La Storia quindi del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme è quella che comunemente possiamo leggere in tutti i libri di stori e nelle enciclopedie fino al (1798); infatti è solo da questa data che le “lingue” e le diverse “nazionalità” dei cavalieri, lasciata l’isola di Malta per mano di Napoleone, determinarono le diverse sorti e quindi permisero le varie differenziazioni che, ancora oggi, sono presenti in seno a quanti avevano o avrebbero avuto “diritti ereditari” e “continuità storica” a fregiarsi di tali origini!

La storia comunque ci insegna che l'Ordine continuò la propria esistenza in Russia (1798), dove con oltre ben 400 cavalieri e dignitari componenti il consiglio Magistrale del tempo, esiliati da Malta e postisi sotto la protezione dello zar Paolo I, dopo la destituzione-abdicazione di Ferdinand von Hompesch zu Bolheim, regolarmente elessero appunto lo zar quale Gran Maestro dell’ordine, con i membri del Gran Priorato di Russia e dei delegati dei principali priorati di Europa e con la tacita benedizione del Papa, Pio VI, praticamente in mano di Napoleone.

Periodo nella Russia degli zar[]

Nel 1798 i cavalieri del Sovrano Ordine lasciarono l’isola.di Malta a seguito della occupazione di Napoleone, ed un gran numero di membri del Sacro Consiglio con i maggiori dignitari ed oltre 400 cavalieri, si recarono a San Pietroburgo alla corte dello zar Paolo I, al quale chiesero aiuto al fine di rientrare in possesso dell’isola ed avere un Gran Maestro in grado di fronteggiare appunto Napoleone. Lo zar, che aveva ricevuto due lettere di proprio pugno da Ferdinand von Hompesch zu Bolheim, con le quali abdicava a favore di Paolo I°, accettò le richieste dei Cavalieri esiliati da Malta. Conseguentemente fu regolarmente riunito il consiglio Magistrale il quale, con i membri del Gran Priorato di Russia e dei delegati dei priorati di Europa, elesse appunto lo zar Paolo I di Russia quale Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in San Pietroburgo il 13 novembre 1798.

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Lo zar Paolo I quale Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in San Pietroburgo

Il 29 novembre 1798 Paolo I rilasciò il decreto ufficiale col quale l'ordine veniva inserito nel sistema delle onorificenze dei Romanov, stabilendone il regolamento per il conseguimento da parte dei nobili russi.

Chiaramente il Papa Pio VI (al secolo Giovanni Angelo Braschi) benediceva tutti questi fatti, malgrado lo zar fosse di fede cristiana-ortodossa; infatti il Santo Padre in quei tempi si trovava nel monastero di Cassini, vicino a Firenze, nelle mani del Bonaparte.

Comunque la speranza nutrita dagli oltre 400 cavalieri e dignitari recatisi in Russia per trovare giuste soluzioni ai problemi dell’Ordine derivati dalla perdita dell’isola di Malta, sembrava che potesse essere finalmente raggiunta.

Il più grande risultato dello zar Paolo I quale Gran Maestro dell’Ordine fu quello di cercare, nell’Ordine, una piccola “riunificazione religiosa in chiave ecumenica” dei cavalieri ortodossi con quelli cattolici; a tal fine infatti fece costruire la Cappella Maltese di fede cattolica di fronte a quella ortodossa, nella sede di San Pietroburgo (Palazzo Voroncov, detto di Malta) affinché i Cavalieri di Malta del tempo, adempissero alle proprie pratiche religiose.

Purtroppo lo zar fu trucidato pochi anni dopo, prima che Paolo I° potesse determinare fattivamente la politica del Sovrano Ordine.Alessandro I di Russia succedette al padre alla sua morte, nominò Nikolaj Ivanovič Saltykov, già primo ministro russo, quale Luogotenente, mentre lui stesso rimaneva soltanto il protettore del Sovrano Ordine, rinunciando ad essere il gran maestro per motivi religiosi. Nel 1810 confermò per sé e per la famiglia Romanov il diritto di patronato sul Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, rimasto quindi di fede ortodossa, fu poi soppresso solo nell'anno 1917 a seguito dei moti rivoluzionari di quel periodo culminati con la rivoluzione bolscevica, la esecuzione dello zar Nicola II di Russia, di parte della sua famiglia e di moltissimi nobili russi.

Continuità storica fino al 1917[]

Dopo la morte di Paolo I, ultimo Gran Maestro riconosciuto dalle grandi potenze e dai suoi priorati, il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, radicatosi stabilmente in San Pietroburgo, continuò la sua storia per la protezione dello zar Alessandro I di Russia.

Lo stesso zar nel 1801 unitamente al Grande Cancelliere dell’Ordine “Magnus Cancellarius Comes de Phalen”, dichiarava contestualmente:

« Volendo donare all’Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme, una testimonianza del nostro affetto, e della nostra particolare benevolenza, noi dichiariamo che lo prendiamo sotto la nostra protezione imperiale e che gli apporteremo tutte le nostre cure, gli onori, i privilegi e le proprietà. In questo progetto noi ordiniamo al nostro Feld-Maréchal Général sensale conte Nicolas di Soltykoff di continuare a esercitare le funzioni e l’autorità di luogotenente del Grande Maestro di detto Sovrano Ordine, di convocare una Seduta del Sacro Consiglio per far sapere che la nostra intenzione è che questa residenza imperiale sia ancora considerata come il Capo-Luogo dell’Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme, fino a che le circostanze gli permetteranno di donargliI un Grande Maestro, secondo i suoi Statuti e le sue forme antiche. »
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Gustavo IV Adolfo di Svezia e Federica di Baden

Successivi a questa dichiarazione sono presenti le seguenti numerose testimonianze relative al “Sovereign Order of Saint John of Jerusalem” per il periodo dei “Cavalieri di Malta” in San Pietroburgo:

1) nel 1806, il Re Gustavo IV Adolfo di Svezia offre all’Ordine Sovrano l’isola di Gottland.

2) Nelle opere autoritarie di Jhon Debrett intitolate “Debrett Peerage”, per gli anni 1807,1817, 1819 e 1825, si trova la lista delle persone che hanno ricevuto il titolo di cavaliere e si riconosce il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, sotto la protezione dello zar di Russia, come l’unico erede dei cavalieri dell’Ordine di Malta che avevano lasciato l’isola per mano di Napoleone nel 1798.

3) A.M. Perrot scrive nel suo libro “Collezioni storiche degli Ordini civili e militari”:

« Ai nostri giorni, l’Ordine è sotto la protezione dell’Impero Russo, e si trova governato da un luogotenente assistito da un consiglio di stato.[1]»

4) Nel 1822, l’Austria offre all’Ordine, avendo la sua sede sempre in Russia, l’isola nel Quarnero o l'isola d’Elba, in cambio di ricevere il titolo di Grande Maestro per l’imperatore di Habsourg.

5) Nel 1823, il governo Greco offre all’Ordine l’isola di Rodi, a condizione che i cavalieri si uniscano a essi contro la Turchia.

6) Nel 1831 il famoso scrittore inglese William Sutherland dedica il suo libro “The Achievements of the Knights of Malta” in tal modo:

« A sua Maestà Imperiale Nicola I (1825-1855), imperatore e Autocrate di tutte le Russie, sotto il quale i predecessori immediati dei Cavalieri di Malta troveranno rifugio, quando tutti gli altri monarca della Cristianità gli rifiuteranno l’asilo, ed è lui che tuttavia gli concede la Sua protezione e permette allo stendardo di questo anziano e illustre ordine di fluttuare ancora, gli dedico umilmente quest’opera come autore.[2]»

7) Nel 1834, C. de Magy, nel suo libro: “Raccolta storica degli Ordini dei Cavalieri” dimostra chiaramente che il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (nella traduzione inglese “Sovereign Order of Saint John of Jerusalem”, con acronimo S.O.S.J.J.) è operativo ed ha sede in San Pietroburgo.

8) Nel 1848, la libreria nazionale del Belgio, Loumyer, afferma la stessa dichiarazione di quella che successivamente sarà presente nel “Burke’s Peerage”.

9) Nel 1858, il “Burke’s Peerage” dichiara nella propria pubblicazione autoritaria “The Book of Knightood and Decorations of Honour”, pubblicata in Inghilterra:

« Riferimento all’Ordine di San Giovanni-Russia: I due grandi priorati Russi, preservano ancora l’antica costituzione dell’Ordine, sotto la protezione dell’Imperatore che ne è a capo. Il Grande priorato di Polonia, stabilito nel 1776, era stato per lungo tempo legato agli inglesi e alla Baviera, le quali erano composte da 20 commende. Oggi è unito al priorato di Russia che a sua volta è diviso in due grandi priorati che sono costituiti da cavalieri russi cattolici e ortodossi. Questi ultimi contano 98 commende, mentre prima ne avevano 393 e 32 cavalieri della grande croce.[3]»

10) Nel 1897, citazioni del “Dizionario enciclopedico degli ordini dei Cavalieri” e “Malta nel passato e oggi” di M.L. della Biere, nelle quali si fa riferimento al Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme che esiste e funziona in Russia (San Pietroburgo).

11) Nel 1915, Robert R. McCormick, nel suo libro intitolato “Whit the Russian Army” (The Macmillian Company, New York) al capitolo X, con il “Corpo della Guardia” scrive come segue:

« I soldati della guardia imperiale sono gli eletti di tutto l’Impero Russo. La maggior parte ha frequentato la scuola del “Corpo dei Paggi” che sono degli studenti dei Cavalieri di Malta. L’ammissione a questa scuola di elìee è ristretta: 1) ai figli dei cavalieri di Malta, 2) ai figli dei generali e dei tenenti generali, 3) ai figli delle famiglie di cui i titoli di nobiltà risalgono a più di 100 anni.[4]»
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Nicola II nei giorni successivi l'abdicazione, nel marzo 1917

12) Maurice Paleologo, ambasciatore di Francia a San Pietroburgo, durante gli ultimi anni del regno dello zar, cita nei suoi 3 volumi intitolati “La Russia degli Zar durante la Grande Guerra” (pubblicati a Parigi nel 1921-1922) delle funzioni che si sono svolte nella chiesa del priorato di Malta dei Corpo dei Paggi della corte imperiale a cui assisterono tutti gli ambasciatori e ministri degli Stati cristiani europei il giovedì Santo, 1 aprile e venerdì 2 aprile 1915 così come il giovedì Santo, 2 aprile 1916”.

13) Nel marzo 1917, la rivoluzione scoppia in Russia e il Duma effettivamente assume il potere l’11 marzo 1917. I l 15 marzo 1917 lo zar Nicola II di Russia abdica.

14) Maurice Paleologo scrive:

« Domenica di Pasqua, il 15 aprile 1917: “Siamo andati alla chiesa ortodossa; la Famiglia Imperiale era agli arresti domiciliari e non ebbe alcuna funzione il Priorato di Malta.[5].» »

Il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, continuò la sua vita quale erede del “Sacro Consiglio [Magistrale]” esistente a Malta nel 1798 e da questa isola, una gran parte dei suoi membri con gli oltre 400 Cavalieri e Dignitari, proseguì la storia in esilio a San Pietroburgo, malgrado il Trattato di Amiens (25 marzo 1802) che determinava la restituzione dell’isola di Malta ai Cavalieri.

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Alessandro I di Russia in un dipinto del 1825.

Altre diverse, seppur nobili, necessità vogliono sposare la causa della ricostituzione dell’Ordine e che ne pretendono la soppressione, a cura dello zar, Alessandro I di Russia; ma, come abbiamo ampiamente dimostrato, tutto ciò non risulta assolutamente corretto.

Per ultimo, da un articolo piuttosto recente, si spiegherebbe la “presunta soppressione del Sovrano Ordine”, da parte di Alessandro I°, con quanto qui riportato: “Parigi, Francia, 1955, il Barone di Taube, nel suo libro intitolato “l’Imperatore Paolo I° di Russia, Grande Maestro dell’Ordine di Malta e del suo grande priorato russo dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme”, scrive il seguente fatto storico:

« Ugualmente falsa è la frottola diffusa a questo proposito, in Russia, che racconta la pretesa soppressione del grande priorato di Russia da parte di Alessandro I° nel 1817. Questo si spiega facilmente per il fatto che, precisamente a quest’epoca, l’Imperatore vietò la ricezione delle insegne d’Italia dell’Ordine e il loro trasporto in Russia senza un’autorizzazione dello Zar, in quanto le Insegne erano già presenti in San Pietroburgo e le Insegne del Traditore e decaduto Von Hompesch non valevano nulla. Questa misura peraltro fu presa non tanto dallo Zar Alessandro I° ma bensì dal Gabinetto dei Ministri e su richiesta dei capi militari di tre giovani militari ufficiali Lazaroff, che avevano ricevuto direttamente dall’Italia, delle Croci di Malta ed erano sospettati di averle ricevute grazie a delle importanti somme versate alla cassa del grande magistero.[6]»

Continuità storica negli Stati Uniti d’America[]

Verso la fine del 1800, agli inizi del 1900, molti nobili Russi iniziarono a viaggiare verso le americhe, per cui, invitati nei salotti delle grandi città dell’alta società, questi si integrarono con i notabili ed altri nobili arrivati da tutto il mondo, contribuendo altresì a riorganizzare e dare pregio a quel Gran Priorato del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di America, costituito nel 1794, rimasto con pochi membri. Nel 1917, quindi dopo l’abdicazione dello zar Nicola II di Russia, in quel momento di maggior pericolo, la maggior parte della nobiltà iniziò ad esiliare verso le Americhe, continuando ad integrarsi con la società ed i connazionali che li avevano preceduti.

Le sorti dell’ordine negli Stati Uniti d'America vide alterne fortune, in Pennsylvania, nel Michigan, a Washington, nel Texas, a Miami[7] ed altri luoghi dove in pratica era stato accorpato quello che rimaneva del gran priorato di Russia con il gran priorato delle americhe del Sovrano Ordine. Per circa 40 anni negli USA alla guida dei cavalieri si erano posti diversi personaggi: nobili, militari, politici ed altri, ed era stata costituita l’Unione dei priorati autonomi del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Viene certificato comunque da diversi documenti degli Stati Uniti d’America e da sentenze internazionali, (prima tra tutte quella del Tribunale Civile di San Pietroburgo,[8] ma non ultima quella della Magistratura Italiana)[9] che S.A.R., il Principe Nicola, de Ligny-Luxembourg di Lascaris Ventimiglia, dell’antica Dinastia Ardennes-Lorena, Commendatore Ereditario della Commenda di Svernik-Starolessve e di quella di Beon-Toulouse, discendente erede avente diritto e già Protettore dell’ordine, fu poi elevato al titolo di S.A.E., Gran Maestro, dal Gran Concilio, nel sinodo cavalleresco appunto dell’Unione dei Priorati Autonomi del Sovereign Order of Saint John of Jerusalem, in data 6 Febbraio 1954. Successivamente, il 22 febbraio 1966, il Principe Nicola, per motivi di salute dovuti anche all’età, decretò con il consiglio Magistrale l’ausilio di un Governatore-Luogotenente, nominando quindi S.E. il Conte Michele Paolo Pietro De Valitch per questa carica. Questi, accettando l'incarico, giurò fedeltà al Gran Maestro e Protettore, S.A.R. e S.A.E., Principe Nicola, de Ligny-Luxembourg di Lascaris Ventimiglia, di Ardennes-Lorena. Nel 1968, S.E. il Conte De Valitch, prese i voti sacerdotali con il nome di Lorenzo, completando così il sogno della sua vita ed il cammino spirituale iniziato nel periodo dell’adolescenza, in un Seminario francese.

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S.E. Mons. Lorenzo De Valitch

Il 18 Agosto 1977, S.E. Conte De Valitch, sottoscrisse il trasferimento e l’istituzione della sede magistrale della Federazione dei Priorati Autonomi (nel frattempo così modificato) del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, nella città di New York, (Atto del primo distretto giuridico, della Corte Suprema dello Stato di New York, approvato dall’on. Alfred M, Ascione, Giudice, presidente della Corte).

Dal 1982 al 1985 intrattenne un fitto scambio di corrispondenza con S.A. Hans Gottlieb von Bellingshausen, già gran maestro del Sovrano Ordine dei cavalieri delle Terre Australi (conosciuti anche come “cavalieri dei ghiacci” sin dal 1809), al fine di ottenere la protezione, per l'Ordine, di S.A.I. lo zar in esilio, Granduca Vladimir Kirillovič Romanov di Russia.

Sempre in quegli anni (’84-‘87), grazie alle sue altolocate amicizie politiche, gli sarebbe stato offerto, per il (Federation of Autonomus Priorate) Sovereign Order of Saint John of Jerusalem, lo status di membro osservatore all’ONU, proposta che non ritenne di accettare in quanto pensava di aver diritto alla condizione giuridica di “membro effettivo” a seguito del Trattato di Amiens (1802).

Dalla la sua morte, non avendo riconosciuto i dignitari ed i cavalieri degli Stati europei e russi una nuova guida che si era auto proclamata nella città di Albany (New York), l’attività dell’Ordine, per oltre 12 anni e per circa i 14000 membri, è stata guidata dai Luogotenenti e dagli assistenti spirituali.

Posizione giuridica dell'Ordine in Europa[]

Quindi con la sentenza del 17 Dicembre, 1899, il Tribunale Civile di San Pietroburgo aveva riconosciuto il Diritto Ereditario della Commenda di Svernik-Starolessve del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detto di Malta, nelle persone dei discendenti della Casa Ligny-Luxembourg. Successivamente, nel 1911 a Parigi, fu ribadita e confermata tale sentenza con appositi atti depositati negli archivi di Stato. Il riconoscimento in Italia (successivo al R. D. di Sua Maestà, S.A.R. Vittorio Emanuele III di Savoia, Re d'Italia, del 27 gennaio 1943 ed allo “Statuto Albertino”), quale "personalità giuridica di diritto internazionale", era stato dato all'ordine altresì a norma dell'art. 11 n. 2 del Trattato di Amicizia, commercio e navigazione, fra la Repubblica italiana e gli Stati Uniti d'America, stipulato il 2 febbraio 1948, poi ratificato in Italia con la Legge n. 385 del 18/6/1949.

Con la citata sentenza N. 81/1955, della Magistratura italiana, è stata definitivamente stabilita la posizione dell'Ordine, la sua continuità storica dal 1113, nonché dei propri diritti a livello internazionale.

Nella The Federation of the Autonomous Priories of the Sovereign Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta, retta da S.E. Mons. Lorenzo Michel Pierre conte de Valitch, sono confluiti e incorporati vari priorati indipendenti di cavalieri e dame; ed in particolare è documentato che, dal 22 dicembre 1988 al 7 aprile 1992, sono state sottoscritte, concesse e conferite (con decreti e bolle del Governatore in New York, Austria, Italia, Francia e Malta), gradi e dignità cavalleresche della predetta federazione a numerosi notabili, politici, economisti, letterati, scienziati, di Europa e della Russia. L’attività, per oltre 15 anni, in Europa e negli stati della ex Unione Sovietica, è stata guidata da luogotenenti generali e dagli assistenti spirituali.

Inoltre fu confermato anche dal Tribunale Civile di Palermo (Italia), con sentenza del 30/05/1994, la “Personalità Giuridica di Diritto Internazionale”, del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, nella continuità storica qui riportata.

L’Ordine nel ventunesimo secolo[]

A seguito del ricovero in un istituto di cura di Albany di S.A.E. De Valitch, i circa 7000 cavalieri e dignitari europei e russi, aventi diritto, non riconobbero le pretese di successione avanzate da “Don Lorenzo O.S.B.”, il quale, in data 22 gennaio 1994, nella città di Naxxar (Malta), alla presenza di una cinquantina di religiosi e cavalieri giunti con lui dagli USA, si era comunque auto-nominato "Governatore e Gran Maestro dell'Ordine".

I motivi determinanti della contesa era i seguenti:

  1. la sottoscrizione di conferma delle lettere patenti nel 1966 da parte del conte De Valitch con il gran maestro S.A.R.I.E., Principe Nicola de Ligny-Luxembourg di Lascaris Ventimiglia dell’antica Dinastia Ardennes-Lorena, fu espletato nel contesto del “sinodo” dei cavalieri dell'Ordine, in presenza del Consiglio Magistrale al completo, che confermò ogni decisione (quindi, secondo le antiche norme, con il sinodo regolarmente costituito e convocato);
  2. S.E. il conte De Valitch, all'epoca non era ancora un religioso ed aveva ogni diritto di nomina, secondo le antiche norme;
  3. non era stato organizzato nessun sinodo cavallereso nel 1994, né era stata inviata nessuna convocazione ai cavalieri europei e russi, (di gran lunga più numerosi degli americani), né erano stati invitati a partecipare gli altri confratelli.

Pertanto, per il “mancato riconoscimento” delle pretese di “Don Lorenzo O.S.B.”, i cavalieri mantenevano il proprio status, le proprie insegne, la stessa struttura ed il medesimo organigramma con a capo i luogotenenti in essere.

Dopo alcuni anni, deceduto nel 2005 anche “Don Lorenzo O.S.B.”, il Luogotenente Generale in carica, gravemente malato, non poté più portare avanti il gravoso lavoro dell'Ordine, per cui fu indetta una tavola rotonda dei dignitari, (Balì d’Ambasceria, Priori, etc,), insigniti direttamente dal Gran Maestro Governatore,[10], l'Arcivescovo Patriarca Lorenzo Michel Pierre Conte de Valitch negli anni 1985-1991, che si tenne in Roma il 28 gennaio 2009.

In quella occasione venne delegato il Gran Cancelliere-Luogotenente, nonché Gran Balì d’Ambasceria della FEDAP-SOSJJ, per organizzare il sinodo equestre che avrebbe eletto il gran maestro.

Al Sinodo della Pace, tenutosi nell'isola di Malta dal 30/05 al 02/06/2009, presenti il Consiglio Magistrale ed i delegati dei priorati, balivati e commanderie del Sovereign Order of Saint John of Jerusalem, unitamente a nobili, diplomatici, politici, cavalieri di altri Ordini, i delegati del gran consiglio di Damasco e molti altri invitati, la Federazione Autonoma dei Priorati Autonomi, Esarcato di Europa e di Russia, confermò alla guida dell’ordine S.A.S. Cesare S.F.G. Fussone, elevandolo al grado di Gran Maestro.

Il 23 ottobre 2009, S.A.E. il Gran Maestro ha omologato nello Stato di New York, quanto deliberato al “Sinodo della Pace” di Malta, con la conseguente approvazione e riconoscimento giuridico (a firma del dipartimento dello Stato di New York, città di Albany, nella persona di Daniel E. Shapiro, primo Segretario di Stato) lo: “Exarchate of Europe and Russia, FEDAP-SOSJJ (Knights of Malta), con l'incorporazione di altri Ordini Giovanniti.

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Lavori del Sinodo di Incorporazione del 6-8 ottobre 2012, in Rodi.

In data 8 agosto 2012 il gran maestro ha comunicato al Segretario Generale delle Nazioni Unite (nella sua qualità), la volontà di “rivisitare” il Trattato di Amiens (1802) informando di ciò altri Ordini giovanniti, priorati, balivati, ed i terzi con lettere e pubblicazioni, anche via internet, invitando tutti gli interessati per i lavori.

Al successivo “Sinodo di Incorporazione” (Rodi 6-7 ottobre 2012), gli intervenuti, confermando ogni attività espletata nel corso degli anni precedenti, ha determinato il ritorno dell'Ordine alla sua reale propria denominazione, cioè “Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme” (in lingua inglese: “Sovereign Order of Saint John of Jerusalem”, inserendo la dicitura:*World Confederation* per l'ulteriore adesione nella occasione di altri 8 Ordini Giovanniti e completando il nome con i luoghi della storia dei cavalieri: Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo.[11]

Per l'occasione del novecentesimo anniversario della Sovranità e della Indipendenza dell’Ordine (1113-2013), S.A.S. ha ricevuto Template:Chiarire, subito rinominata Isola di New Malta ed elevata, politicamente, a Principato, in onore dei cavalieri. Quindi il 15 febbraio 2013, esattamente 900 anni dopo la Bolla Papale di S.S. Papa Pasquale II, il Gran Maestro, ha sottoscritto la "Dichiarazione di Indipendenza del Principato di New Malta".

La sentenza del 2013,[12] ha accertato e dichiarato che: il "Sovereign Order of Saint John of Jerusalem “World Confederation”:

« [...] è soggetto di diritto internazionale indipendente, in tutto uguale ad uno Stato estero, e proprietario pieno ed esclusivo del Principato di New Malta (ex Burke Island, esistente alle coordinate: 73° 07’S, 105° 06’ W)»

Il 26 novembre 2013, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, S.E. Ban Ki-moon, nella sua qualità, ha ricevuto l’affidavit relativo al Principato di New Malta. Detta notifica del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, nell’anno del 900º anniversario dalla bolla di Papa Pasquale II, indica che il Sovrano Ordine, giuridicamente ed agli effetti delle norme internazionali, viene riconosciuto quale Stato con proprio popolo, territorio e governo. Confermata poi la sentenza del 2014 nel 2015, con il successivo e conseguente deposito in Lugano (Svizzera), nel 2016 il S.O.S.J.J. è stato ammesso nell'organizzazione delle Nazioni Unite non Rappresentate (UUN).

Bibliografia[]

  • TITRES ANCIENS CONCERNANT LA MAISON de LUXEMBOURG, Paris, 1617;
  • L’ARBRE GENEALOGIQUE de la BRANCHE de FLANDRES 1683;
  • CODEX BALDUIN;
  • Frà Antonio Micallef, “Lezioni sugli Statuti del Sagr’Ordine Gerosolimitano”, Università degli Studi di Malta 1792
  • RENN, Das erste Grafenhaus von Luxembourg;
  • LA LEGENDE de MILUSINE et la MAISON de LUXEMBOURG;
  • LEFORT A., La Maison Souveraine de Luxembourg, Reims, 1902;
  • Joseph Delaville Le Roulx, Les Hospitaliers en Terre Sainte et à Chypre, 1100-1310, Parigi 1904. ISBN 1-4212-0843-1
  • KAUDAKOV, La dernière branche de la Dynastie de Luxembourg, Prague, 1915;
  • BARON M. KOSSINSKI, Les comtes de Luxembourg, Paris, 1939.
  • Elémire Zolla, I mistici, Garzanti, Milano 1963
  • Antonio Linage Conde, La vita monastica negli ordini militari, Mondadori, Milano 1964
  • Georges Bordonove, Il Rogo dei Templari, Sugar, Milano 1969
  • Franco Cardini, Le crociate tra mito e realtà, Edizioni Nova Civitas, 1972
  • Paolo Lopane, L'Ordine Gerosolimitano nella 'Terra degli Ulivi' , in Studi Melitensi, XVIII, 2010, pp. 107–120.
  • Paul Alphandery, La cristianità e l'idea di crociata, Il Mulino, Bologna 1974
  • Helen Nicholson, Templari, Ospedalieri e Teutonici, Longanesi, Milano 1974
  • Alberto Cesare Ambesi, I Rosacroce, Edizioni Armenia, 1975
  • Aldo A. Mola, Storia della massoneria italiana, Bompiani, Milano 1976
  • Anthony Luttrell, Gli Ospedalieri a Cipro, a Rodi e in Grecia, Saim, 1980
  • George Tate, L'Orient des Croisades, Gallimard, Paris 1991
  • Claude Petiet, Ces messieurs de la Religion. L'Ordre de Malte au XVIIIe siècle ou le crépuscule d'une èpopée, Paris 1992.
  • David G. Chandler, Le Campagne di Napoleone, R.C.S. Libri, Milano 1998. ISBN 88-17-11577-0
  • Claude Petiet, Le Roi et le Grand Maître. L'Ordre de Malte et la France au XVIIe siècle, Paris 2002, ISBN 2-84272-147-0.
  • Alain Demurger, Chevaliers du Christ, les ordres religieux-militaires au Moyen Age, Paris 2002. ISBN 2-02-049888-X ( ed. it. I cavalieri di Cristo: gli ordini religioso-militari del Medioevo (XI-XVI secolo), Garzanti, Milano 2004. ISBN 88-11-69286-5)
  • Bertrand Galimard Flavigny, Histoire de l'Ordre de Malte, Perrin, Parigi 2006. ISBN 2-262-02115-5
  • Christian Roccati, Gli Ospitalieri e la guerra nel Medioevo, Il Cerchio, Rimini 2007. ISBN 88-8474-149-1

Voci correlate[]

  • Cavalieri Ospitalieri
  • Cavalieri templari
  • Priorato Gerosolimitano
  • Krak dei Cavalieri
  • Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo
  • Ordini religiosi cavallereschi
  • Gran maestri di Malta
  • Gran maestri di Rodi
  • Palazzo dei Gran Maestri dei cavalieri di Rodi
  • Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Russia)
  • Stato monastico dei Cavalieri di Malta
  • Stato monastico dei Cavalieri di Rodi

Altri progetti di Wikimedia[]

Collegamenti esterni[]

Note[]

  1. Collezioni storiche degli Ordini civili e militari
  2. The Achievements of the Knights of Malta
  3. The Book of Knightood and Decorations of Honour
  4. Whit the Russian Army
  5. La Russia degli Zar durante la Grande Guerra.
  6. L’Imperatore Paolo I° di Russia, Grande Maestro dell’Ordine di Malta e del suo grande priorato russo dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme
  7. Queste ricognizione includono i seguenti distretti: Pennsylvania (USA) – Doc. No. 4602, 7/11/1946; Congressional Record (USA) – Vol. 110 No. 42 del 9/3/1964; Pentagono (USA) – Doc. AGPB-ACY del 1/9/1967; Michigan (USA) – Doc. No. 78/10254 del 12/6/1978; Washington (USA) – Doc. No. 1162 & No. 1163 del 25/9/1980; Royal Recognition (Netherlands) – Doc. No. DKP/DE-158493 del 21/3/1989; Recognizione di Soggetto con Personalità Giuridica di Diritto Internazionale: Tribunale di Palermo, Sicilia del 30/5/1994; Quindi diversi altri riconoscimenti, ed in Francia nell'anno 1993.
  8. Ricognizione a cura del Tribunale Civile di San Pietroburgo, sentenza del 17.12.1899.
  9. Ricognizione della Magistratura Italiana: Pretura di S.Agata di Puglia, Sent. N. 81/1955.
  10. Onoreficenza Storica: dal 1607, al Gran Maestro del Sovrano Ordine Di San Giovanni di Gerusalemme, venne riconosciuto lo status di Reichsfürst (Principe del Sacro Romano Impero) e nel 1630 venne premiato anche con un grado ecclesiastico pari a quello di un cardinale, con l'unico ed ibrido titolo di Sua Altezza Eminentissima, riflettendo entrambe le qualità che lo qualificano come un vero principe della Chiesa. Quindi, è in pratica dopo il 1571, con la partecipazione alla grande battaglia di Lepanto dell’Ordine, che al Gran Maestro compete il titolo di Principe con il suffisso S.A.E. (Sua Altezza Eminentissima), per l’alto valore espresso sui campi di battaglia in difesa della Cristianità.
  11. Reg.: N.Y.S. Dep. of State, Albany, New York, n.:12231-0001, del 29 novembre 2012.
  12. Sent. n. 03/2013 R.G. pronunciata, in data 10 giugno 2013, resa esecutiva ed omologata dal Presidente della XII Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Napoli, decreto del 10 marzo 2014, n.1317/2014 V.G.

Note a pie di pagina[]

  • Art. 80 “Statuto Albertino”
  • Tribunale Cardinalizio, sentenza 24 gennaio 1953, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del Vaticano “Acta Apostolicae Sedia” N. 15 del 30 novembre 1953
  • Dott. MARIO COSTARELLA (Foro It. 1954, IV, 239), “Un interessante documento del 1792 sugli Statuti del Sovrano Militare Ordine di Malta”, riprodotto da uno studio di P.A. D’AVACK “La figura giuridica dell’Ordine di Malta sulla base del recente giudicato pontificio e le sue conseguenze nel campo del diritto”.
  • cfr. SANTI ROMANO, Diritto Costituzionale, Padova, Cedam, 1932;
  • cfr. PIETRO CHIMENTI, Diritto Costituzionale, Torino, U.T.E.T., 1933;
  • cfr. ORESTE RANNELLETTI, Istituzioni di diritto pubblico, Padova, Cedam, 1934;
  • cfr. VINCENZO CORSINO, La Giurisdizione, Milano, Giuffrè, 1936;

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Fonti[]




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