Club del Mistero Wiki
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Profezia ebraica usualmente indica la predizione di eventi futuri in base all'azione, funzione, o facoltà di un profeta.[1][2] Tali predizioni sono ampiamente distribuite in tutta la Bibbia, ma quelle più citate sono tratte dal Libro di Ezechiele, Libro di Daniele, Matteo 24, Matteo 25 e soltanto per i cristiani l'Apocalisse di Giovanni. Coloro che credono nella profezia biblica si dedicano allo studio esegetico ed ermeneutico delle Scritture con la convinzione che contengano descrizioni di politica globale, disastri naturali, il futuro di Israele come nazione, l'arrivo del Messia e dell'era messianica, il destino finale dell'uomo.

Alcune profezie della Bibbia sono condizionali, con le condizioni assunte implicitamente o esplicitamente.[3] Alcuni brani profetici sono descritti come enunciati diretti da DioGod mentre altri sono espressi come una prospettiva privilegiata dell'autore biblico considerato un profeta. Generalmente si crede che i profeti biblici abbiano ricevuto rivelazioni da Dio, per poi registrale nei rispettivi scritti.[4]

Basi[]

I profeti della Bibbia ebraica spesso ammoniscono gli Israeliti a pentirsi dei loro peccati e delle idolatrie, con minacce di punizioni o promesse di ricompense. Benedizioni e maledizioni sono attribuite alla divinità e secondo i credenti nella profezia biblica,[5] molte di tali profezie sono viste come realizzate nell'ambito dei passi biblici successivi.

Un secondo tema profetico è quello della venuta di un Messia: i cristiani ritengono che le profezie messianiche si siano adempiute con Gesù Cristo, mentre i seguaci dell'Ebraismo rabbinico attendono ancora l'arrivo del Messia ebraico e altri segni escatologici. La maggior parte dei cristiani credono che molte profezie messianiche saranno realizzate con la seconda venuta di Cristo, sebbene alcuni cristiani (Preterismo completo) credano che tutte le profezie messianiche siano già state completate.[5] L'Ebraismo rabbinico non separa la venuta originale del Messia e dalll'avvento dell'Era messianica. Per i particolari delle differenze, si veda "cristianesimo ed ebraismo". Un altro tema importante è quello della "fine dei giorni", o "ultimi giorni", particolarmente secondo l'Apocalisse di Giovanni.[5]

Classificazioni[]

Anche se l'uso principale del termini ebraici e greci per "profezia" nella Bibbia è senza dubbio per la profezia predittiva, non tutte le profezie sono predittive. Alcuni possono essere semplicemente commenti ispirati a eventi attuali o lodi ispirate.[6]

Profezia non predittiva può includere:

  • Rivelazione di cose nascoste – passate o correnti.
  • Culto e devozione – Profezia musicale nel tempio, 1 Cronache 25:1-3, ecc.
  • Insegnamento in Chiesa – Questa possibile definizione è stata proposta dal teologo William Edwy Vine, ma è confutata.[7]

Profezia predittiva può essere suddivisa in diversi gruppi di profezie correlate che condividono un tema centrale:

  • Generale — profezie bibliche che trattano di vari luoghi e popoli.
  • Escatologia — profezie che riguardano le ultime cose.
  • Escatologia cristiana — punti di vista cristiani su gli eventi finali.
  • Escatologia ebraica – punti di vista ebraici su avvenimenti futuri.
  • Millenarismo — credenza in un regno di Cristo sulla terra che durerà mille anni
  • Israele — profezie che riguardano Israele, come nazione, come popolo e come individuo.
  • Messianica — profezie che riguardano il Messia.

Predizioni[]

Genesi[]

  • In Genesi 6 si scrive che Dio abbia detto ""Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni"(Genesi 6:3) C'è incertezza se ciò si riferisca alla durata della vita dell'uomo o all'ammonto di tempo che passerà prima del grande diluvio.[8][9] Le persone confermate che abbiano vissuto più a lungo sono una donna di 122 anni chiamata Jeanne Calment[10] e un uomo di 117 anni chiamato Jiroemon Kimura.[11] Il Libro della Genesi e anche l'Esodo menzionano diverse persone che sono vissute oltre i 120 anni dopo Genesi 6:3 (cfr. Genesi 9:29,11:11-32,23:1,25:7,25:17,35:28, Esodo 6:16-20).
  • Genesi 15:18 promette ad Abramo e ai suoi discendenti la terra di Canaan dal fiume dell'Egitto all'Eufrate e Genesi 17:8 dichiara:
« Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Cànaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio. »   (Genesi 17:8 [2])

Versetti come Atti 7:4-5 e Ebrei 11:13 indicano che ciò non avvenne durante il tempo di Abramo. Il biblista F. F. Bruce asserisce che ciò si realizzò durante il regno di Davide. Scrive:

« la sfera d'influenza di Re David ora si estendeva dalla frontiera egizia di Wadi el-Arish (il "torrente d'Egitto") all'Eufrate; questi limiti sono rimasti i confini ideali del dominio di Israele molto dopo la scomparsa dell'impero di David.[12] »

Apologeti cristiani indicano qui la "personalità corporativa" che connette Abramo alla nazione ebraica. Il teologo H. Wheeler Robinson scrive:

« La personalità corporativa è quell'importante complesso semitico di pensiero in cui vi è una costante oscillazione fra l'individuo e il gruppo - famiglia, tribù o nazione - alla quale si appartiene, in modo che si possa dire che il re o di qualche altra figura rappresentativa incarni il gruppo, o il gruppo riassumi in sé l'insieme di individui.[13] »

Ebrei 11:15-16 narra che i patriarchi agognavano la nazione celeste, il che spiega perché Ebrei 11:13 parli della promessa della "patria celeste".[14]

Esodo, Deuteronomio, Giosuè e Giudici[]

File:Dore joshua sun.jpg

Il profeta Giosuè prega Dio per il popolo ebraico affinché il sole non venga oscurato (illustrazione di Gustave Doré)

Vedi anche l'articolo "Figli_di_Noè" sulla Wikipedia in italiano

  • Dio è rappresentato come se garantisca che gli Israeliti avrebbero scacciato gli Amorrei, Canaanei, Ittiti, Perizziti, Hiviti (Evei) e Gebusei dalle loro terre, che gli ebrei volevano appropriarsi (Esodo 34:10-11). Lo stesso vale per i Gergesei (Deuteronomio 7:1-2).

In Esodo 34:10-27 questa viene descritta come un'alleanza, dato che vengono dati dei comandamenti. In Giudici si narra che gli Israeliti disobbedirono al comandamento di non adorare altro dio (Giudici 3:6) e di conseguenza non furono in grado di scacciare i Gebusei (Giosuè 15:63). Gli Israeliti non scacciarono tutte le tribù cananee nel corso della vita di Giosuè. I libri di Giosuè e quello deiGiudici (capitolo 1) citano le città che non riuscivano a sconfiggere. Secondo 2 Samuele, gli Israeliti occuparono Canaan, ma l'occupazione completa ebbe luogo solo quando Davide sconfisse i Gebusei a Gerusalemme e ne fece la capitale del suo impero (2 Samuele 5:6-7)[15]

Dinastia davidica[]

Dio afferma che la casa, il trono e il regno di Davide e la sua discendenza (chiamati "Egli edificherà una casa al mio nome" nel versetto) dureranno per sempre (2 Samuele 7:12-16, 2 Cronache 13:05, Salmo 89:20-37). 1 Re 9:4-7 e 1 Cronache 28:5 e 7:17 affermano che l'istituzione di Salomone è subordinata alla condizione che Salomone obbedisca i comandamenti di Dio.

Salomone costruì il tempio a Gerusalemme (2 Cronache 2:1;6:7-10) ma non obbedì i comandamenti di Dio (1 Re 11:1-14).

La distruzione del Regno di Giuda da parte di Nabucodonosor II nel 586 p.e.v. concluse la supremazia della Real Casa di Davide.[16]

Alcuni studiosi, tra cui Saul di Cirene, sostengono che Dio abbia promesso a David una dinastia eterna, senza condizioni (1 Re 11:36,15:4, 2 Re 8:19). Ritengono che la promessa condizionale di 1 Re 9:4-7 sembra minare questo patto incondizionato. La maggioranza degli esegeti considerano l'espressione "trone d'Israele" quale riferimento al trono del Regno Unito degli Israeliti. Lo vedono come una condizionalità della promessa dinastica incodizionale fatta alla Casa di Davide in 1 Re 11:36,15:4 e 2 Re 8:19. Asseriscono che la presenza sia della promessa incondizionata che di quella condizionata alla Casa di Davide creerebbe un'intensa dissonanza teologica nel Libro dei Re.[17][18][19][20]

I cristiani credono che la promessa si riferisca ai quei discendenti che possano realizzare il ruolo di re, piuttosto che di un regno terreno permanente.[21][22][23][24]

Re[]

  • Secondo il Libro dei Re Dio disse a Sedecia:
« Ecco io do questa città in mano al re di Babilonia, che la darà alle fiamme. Tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Babilonia, gli parlerai faccia a faccia e poi andrai a Babilonia... Non morirai di spada! Morirai in pace. »   (Geremia 34:2-5 [3])

I Libri dei Re e Geremia riportano che a Sedecia furono levati gli occhi dopo che fu portato dal Re di Babilonia e che vi rimase prigioniero fino alla morte (2 Re 25:6-7 e Geremia 52:10-11). Non esiste altra documentazione storica di quello che successe a Sedecia a Babilonia.[25]

  • Si narra inoltre che Dio promise a Giosia, dato che si era umiliato davanti a Dio, che sarebbe stato "composto nel [s]uo sepolcro in pace" e il libro continua dichiarando che non avrebbe visto "tutta la sciagura che io farò piombare su" Giuda (2 Re 22:19-20).

Giosia combattè contro gli Egizi sebbene il faraone, Necao II, profetizzasse che Dio lo avrebbe distrutto se lo avesse fatto (2 Cronache 35:21-22) — forse Giosia si stava "opponendo al devoto partito profetico".[26] Giosia fu ucciso in battaglia contro gli Egizi (2 Re 23:29-30). Tuttavia il Regno di Giuda stava attraversando un periodo di pace quando Giosia morì, realizzando quindi la profezia.

Isaia[]

File:Isaiah (Bible Card).jpg

Il profeta Isaia (illustrazione del 1904)

Vedi anche l'articolo "Isaia 7:14" su It.Nostradamus.Wikia (in italiano)

  • Quando gli ebrei sentirono che "Aram si è alleata con Efraim" Dio si narra abbia detto loro:
« Ciò non avverrà e non sarà!... Ancora sessantacinque anni ed Efraim cesserà di essere un popolo. »   (Isaia 7:1-9 [4])

Secondo 2 Cronache 28:5-6 "Ma il Signore suo Dio lo (=Acaz) mise nelle mani del re degli Aramei, i quali lo vinsero e gli presero un gran numero di prigionieri, che condussero in Damasco. Fu consegnato anche nelle mani del re di Israele, che gli aveva inflitto una grande sconfitta.".
In Isaia 7:9 il profeta dice chiaramente che un presupposto per il compimento della profezia è che Acaz rimanga saldo nella sua fede. Ciò significa che egli debba confidare in Dio e non cercare aiuto militare degli Assiri, che Acaz comunque fece.[27]

Il Libro di Isaia predisse anche che:

  • Babilonia sarebbe stata sconfitta dai Medi (Isaia 13:17-19) ed i suoi palazzi infestati da bestie feroci. (Isaia 13:21-22)

Apologeti cristiani affermano che la profezia di Isaia nei capitoli 13 e 21 potrebbe esser stata diretta originariamente contro l'Assiria la cui capitale Ninive fu sgominata nel 612 p.e.v. da un'invasione congiunta di Medi e Babilonesi. Secondo questa spiegazione la profezia fu successivamente aggiornata e indirizzata a Babilonia[28] che non aveva riconosciuto la potenza nascente della Persia. D'altra parte si deve notare che il re persiano Ciro, dopo aver sconfitto la Media nel 550 p.e.v., non trattò i Medi come nazione assoggettata.

« Invece di trattare i Medi come un nemico battuto e nazione assoggettata, egli stesso si installò come re di Media e governò la Media e la Persia insieme, come una duplice monarchia, ogni parte della quale godeva di pari diritti.[29] »
  • Damasco diverrà un "cumulo di rovine. Le città di Aroer saranno abbandonate; saranno pascolo per le greggi che vi riposeranno senza che alcuno le spaventi." (Isaia 17:1-2)

La profezia potrebbe risalire al 735 p.e.v. quando Damasco e Israele erano alleate contro Giuda.[30] Tiglatpileser I catturò Damasco nel 732,[30] che alcuni apologeti indicano come la realizzazione di questa profezia, ma la campagna bellica non ridusse mai la città in macerie. La descrizione di Damasco come "cumulo di rovine" è stata intesa come linguaggio figurativo per illustrare il saccheggio della città, la cattura dei suoi abitanti deportati come schiavi a Kir (città non meglio identificata) e la decadenza della città stessa sia economicamente che politicamente negli anni che seguirono l'attacco di Tiglatpileser.[31] Si crede inoltre che la profezia possa avere una realizzazione futura in merito agli sviluppi della "fine del tempo" associati ad Israele. molti gruppi terroristi hanno le loro basi a Damasco e nel 2007 Israele dichiarò che avrebbe distrutto la Siria se questa avesse attaccato usando armi chimiche.[32]

Il passo è consistente con 2 Re 16:9, che afferma che l'Assiria sconfisse la città ed esiliò gli abitanti a Kir.[33]

  • Il fiume dell'Antico Egitto (identificato testualmente col Nilo) si seccherà. (19:5).
  • "Il paese di Giuda sarà il terrore degli Egiziani." (19:17)
  • "Ci saranno cinque città nell'Egitto che parleranno la lingua di Canaan." (19:18)
  • "[23] In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri. [24] In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una benedizione in mezzo alla terra. [25] Li benedirà il Signore degli eserciti: 'Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità'". (Isaia 19:23-25)

Alcuni teologi sostengono che la dichiarazione che il "paese di Giuda" sarà il terrore degli Egiziani non è un riferimento ad un grande esercito di giuda che attaccherà l'Egitto, bensì una circonlocuzione per il luogo dove dimora Dio. Asseriscono che sarà Dio ed i suoi piani che causeranno all'Egitto di essere terrorizzato. Continuano dicendo che il secondo messaggio "in quel giorno", dal versetto 18, annuncia l'inizio di un rapporto più profondo tra Dio e l'Egitto, che porta alla conversione dell'Egitto e all'adorazione di Dio (vv. 19-21). Sostengono che l'ultima profezia "in quel giorno" (vv. 23-25​​) parla di Israele, Assiria ed Egitto come popoli speciali per Dio, e quindi descrivono eventi escatologici.[34][35]

  • I generali di Astiage, ultimo re dei Medi, si ammutinarono a Pasargadae e l'impero si arrese a quello persiano,[36] che conquistò Babilonia nel 539 p.e.v. sotto Ciro il Grande. Un secondo profeta sconosciuto (cfr. Deutero-Isaia) predice la venuta di Ciro, (Isaia 44:28, 45:1) che libererà gli ebrei dall'loro esilio babilonese e li porterà nella terra promessa. Il secondo Isaia, 40-55, proviene dal tardo periodo esilico, verso il 540 p.e.v. Alcuni storci credono che il riferimento a Ciro sia un vaticinium ex eventu o "profezia dall'evento".[37]

Tuttavia ci sono molti studiosi che sottolineano che il profeta stesso parla di Ciro e sostengono che Deuteroisaia interpreta l'ingresso vittorioso Ciro a Babilonia nel 539 p.e.v. come prova della missione divina a beneficio d'Israele. L'argomento principale contro gli idoli in questi capitoli è che non possono predire il futuro, mentre Dio annuncia eventi futuri come le previsioni su Ciro.[38][39][40][41][42]

Geremia[]

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Geremia che lamenta la distruzione di Gerusalemme, di Rembrandt van Rijn, ca. 1630

Geremia profetizzò che:

  • "...tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del Signore." (Geremia 3:17)
  • "Cazòr diventerà rifugio di sciacalli,una desolazione per sempre." (Geremia 49:33)
  • L'Esilio babilonese sarebbe finito solamente quando saranno compiuti i "settanta anni". (Geremia 29:10)

Durò 68 anni (605 p.e.v.–537 p.e.v.) dalla cattura della terra d'Israele da parte di Babilonia[43] e l'esilio di un piccolo numero di ostaggi tra cui Daniele, Hananiah, Azariah e Mishael (Daniele 1:1-4).[44] Durò 60 anni (597–537 p.e.v.) dalla deportazione dei 10.000 "capi e prodi" (2 Re 24:14) inclusi Ioiachìn e Ezechiele[45] sebbene ci sia una discrepanza col numero di esuli in (Geremia 52:28-30).[46] Durò 49 anni (586–537 p.e.v.) dall'esilio della maggior parte di Giuda (2 Re 25:11) incluso Geremia che fu deportato in Egitto, lasciando ndietro solo un esigua parte della popolazione povera (2 Re 25:12).[45]
Tuttavia alcuni studiosi cristiani cercano di spiegare la cifra in modo differente, affermando che Geremia fornì un numero arrotondato.[47]

  • I "re dei Medi" si sarebbero "vendicati" di Babilonia. (Geremia 51:11)

Commentari cristiani considerano le forze persiane conquistatrici come un'alleanza tra Persiani e Medi.[48][49] Un commentario asserisce che l'uso del termine "Medi" è dovuto ad un primo riconoscimento da parte degli ebrei e perché i generali di Ciro apparentemente erano Medi.[50]

  • Geremia perofetizzò che Babilonia sarebbe stata distrutta alla fine dei settanta anni. (Geremia 25:12) (Babilonia cadde sotto i Persiani con Ciro nel 539 p.e.v. (66, 58 o 47 anni dopo l'inizio dell'esilio babilonese, a seconda di come si calcola). Secondo Daniele 5:31, fu il tuttora non meglio identificato "Dario il Medo" che catturò babilonia.)
  • Babilonia non sarebbe mai più stata abitata.(50:39) (Saddam Hussein iniziò a ricostruirla nel 1985,[51][52] ma fu interrotta bruscamente con l'invasione dell'Iraq. Correntemente i leader iraqeni e l'ONU stanno cercando di restaurare Babilonia come sito archeolgico.)[51]
  • "Ai sacerdoti leviti non mancherà mai chi stia davanti a me per offrire olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e compiere sacrifici per sempre." (Geremia 33:18)

La distruzione del Tempio da parte dei romani fece terminare il sistema dei sacrifici. I cristiani asseriscono che questo si riferisce al millennio in cui Cristo regnerà per mille anni, poiché Geremia 33:18 concorda col regno eterno della discendenza di Davide nei vv. 21-22.[53]

  • Dio renderà Gerusalemme un cumolo di rovine, infestato da sciacalli; distruggerà le città di Giuda cosicché nessuno possa viverci.(9:11)
  • Dio avrà compassione di Israele e farà ritornare il suo popolo nella sua terra dopo averlo disperso tra le nazioni (Geremia 12:14,15; 31:8-10;33:7).

Daniele[]

File:Daniel in the Lions' Den 1613-1615 Peter Paul Rubens.jpg

Daniele in mezzo ai leoni, di Pieter Paul Rubens, 1613-15

Vedi le profezie in Daniele 2, 5, 7, 8, 9:24-27

Abominio della desolazione:

La frase "abominio della desolazione" si riscontra in tre passi nel Libro di Daniele, tutti nel contesto letterario di visioni apocalittiche.

« Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore. »   (Daniele 9:27 [5])
« Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio quotidiano e vi metteranno l'abominio della desolazione. »   (Daniele 11:31 [6])
« Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. »   (Daniele 12:11 [7])

Ezechiele[]

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Il profeta Ezechiele (dettaglio), di Michelangelo (1510)

Tiro era una città fortificata su un'isola con villaggi sulla terra ferma, lungo la costa.[54] Questi insediamenti costieri furono distrutti da Nabucodonosor II, ma dopo un assedio di 13 anni, dal 585 al 573 p.e.v., il Re di Tiro fece la pace con Nabucodonosor, andando in esilio e lasciando la città insulare intatta.[55] Alessandro Magno usò le macerie dei villaggi per costruire una rampa verso l'isola, entrò nella città e la saccheggiò senza pietà.[56] La maggior parte dei residenti fu uccisa in battaglia o venduta in schiavitù.[56][57] Fu rapidamente ripopolata da coloni e cittadini scampati,[58] ed in seguito riacquistò la sua indipendenza.[59] Col tempo Tiro entrò comunque in declino e si ridusse a villaggio. Riecheggiando le parole di Ezechiele, lo storico Philip Myers scrive nel 1889: "La città non si riprese mai più dal colpo. Il sito di quella che una volta era stata una fiorente capitale marittima è ora "spoglia come la cima di una pietra", un luogo dove pochi pescatori stendono le proprie reti ad asciugare.[60] Fonti più antiche si riferiscono spesso a quei luoghi come "villaggio di pescatori". Tuttavia si riprese e crebbe rapidamente nel XX secolo. Le rovine di parte dell'antica Tiro sono un sito protetto e possono esser visitate nella settore meridionale dell'isola[61] mentre la Tiro moderna occupa la parte setentrionale e si estende sulla rampa di Alessandro fino alla terra ferma.[62] È oggi la quarta città più grande del Libano,[63] con una popolazione di circa 60.000 abitanti.[64]

  • Ezekiel inoltre profetizzò la conquista dell'Egitto, la dispersione della sua intera popolazione (rimase disabitata per 40 anni), e il suo saccheggio da parte di Nabuccodonosor (Ezechiele 29:3Ezechiele 30:26).

Ciò include l'affermazione che Dio renderà l'Egitto così debole che non dominerà mai più le altre nazioni.[65] Il faraone Amasi II (che scacciò Nabucodonosor) conquistò anche Cipro,[66] governandola fino al 545 .p.e.v.[67] Nonostante fosse una potente nazione in tempi antichi, l'Egitto da allora fu dominato dai Persiani, Greci, Romani, Impero Bizantino, Impero Ottomano, Britannico e Francese,[68] e ha avuto anche periodi di indipendenza dal potenze straniere. Durante il periodo ellenistico, il frazionamento dell'impero di Alessandro Magno pose la Dinastia tolemaica (di origine greco-macedone) come sovrani d'Egitto: i Tolomei poi conquistarono e governarono la Cirenaica (ora Libia nordorientale), la Palestina e Cipro in veri periodi.[69]

C'è un po 'di incertezza tra gli studiosi moderni per quanto riguarda quando (e da chi) siano state scritte le varie parti del Libro di Ezechiele,[70] rendendo quindi la datazione delle profezie difficile da determinare (cfr. Libro di Ezechiele]]).

Nabucodonosor invase l'Egitto verso il 568 p.e.v. Tuttavia gli eserciti di Faraone Amasi sconfissero i Babilonesi (sebbene l'autore non abbia elaborato i particolari e non ci siano noti resoconti dettagliati di questa invasione).[71] Erodoto riporta che questo Faraone ebbe un regno lungo e fiorente.[72] Gli Egizi furono conquistati dai Persiani nel 525 p.e.v.[73]

Profeti minori[]

  • Amos profetizzò che, quando Israele sarà ripristinato, possiederà il resto di Edom. (Amos 9:12)
  • Abdia profetizzò che Israele distruggerà la casa di Esaù nel giorno del Signore. (Abdia 18)
  • Zaccaria profetizzò: "Mai vi passerà più l'oppressore, perché ora io stesso sorveglio con i miei occhi." [74]
  • Il fiume dell'Antico Egitto (identificato col Nilo) si seccherà. (Zaccaria 10:11)
  • Aggeo profetizzò: "Ancora un pò di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma." (Aggeo 2:6)
  • Malachia profetizzò che Dio avrebbe mandato Elia prima del "grande e tremendo giorno del Signore" in cui il mondo sarà consumato dal fuoco. (Malachia 3) (In Marco 9:13 e 17:11-13, Gesù afferma che Giovanni Battista aveva realizzato la profezia, nonostante l'apparente dinniego del Battista in Giovanni 1:21).

Futuro[]

Fine dei giorni[]

Vedi anche l'articolo "Escatologia (Bibbia)" su It.Nostradamus.Wikia (in italiano)

Codice biblico di Weissmandl e Rips[]

Vedi anche l'articolo "Codici_nella_Bibbia" su It.Nostradamus.Wikia (in italiano)

Negli anni novanta venne presentato un nuovo modo di interpretare profeticamente la Bibbia. Proposto dal matematico israeliano Eliyahu Rips, afferma che delle parole e frasi brevi siano nascoste nella Bibbia ebraica come sequenze di "lettere saltate" (ogni 30ª lettera, per esempio).[75] La probabilità matematica che più parole in codice si verifichino all'interno della stessa area della Bibbia è stata calcolata da Rips come enormemente maggiore alla possibilità casuale, sebbene per i matematici con una formazione specifica in analisi statistiche pongano questa cifra a 1:2. Una spiegazione completa di come questo fenomeno si possa verificare naturalmente è stato in seguito pubblicato nel 1999 da Brendan McKay et al., mentre il codice biblico continua ad analizzato e discusso.[76] Il metodo principale che presuntamente porterebbe a decifrare messaggi significativi consiste nell'estrazione di "sequenze di lettere equidistanti", o ELS (dell'inglese Equidistant Letter Sequence). Per ottenere una ELS da un testo, bisogna scegliere un punto d'inizio (in principio, qualsiasi lettera) e saltare un certo numero di lettere, anche prescelto liberamente (ma costante) e può essere negativo (in sequenza all'indietro del testo). In seguito, cominciando dal punto d'inizio, si prelevano "meccanicamente" le lettere dal testo, senza scartarne nessuna e mantenendo costante la spaziatura di prelievo.[77]

Per esempio, se si "estraggono" le lettere in grassetto nel ParagrafoSceltoDannoUnELS - si ottiene la sequenza "P-G-O-L-A-U-S". Il salto scelto è +4. Nella tecnica proposta da Rips e Drosnin gli spazi e la punteggiatura sono palesemente trascurati.

Frequentemente più di un ELS relativo può apparire simultaneamente in una formazione di lettere ELS. Questa si ottiene scrivendo il testo in una griglia regolare, con esattamente lo stesso numero di lettere in ciascuna linea, ed in seguito si sceglie di tagliare un rettangolo nella griglia di lettere.

Nell'esempio sottostante, parte del libro biblico della Genesi (in inglese, la versione di re Giacomo (vv. 26:5–10) viene mostrata con 33 lettere per ogni riga. Gli ELS (tratti dal testo inglese) che codificano "BIBLE" e "CODE" vengono mostrati qui sotto. Di solito raffigura un rettangolo più piccolo, come quello evidenziato nella figura e allora non si notano le lettere mancanti tra righe adiacenti nell'immagine, ma è essenziale che il numero di lettere mancanti sia lo stesso per ogni paio di righe adiacenti.

Sebbene l'esempio sopra riportato sia in lingua inglese, logicamente i codici presenti nella Bibbia si basano soprattutto sulla lingua ebraica. Per ragioni religiose, molti tra gli studiosi ebrei che propugnano queste ricerche utilizzano esclusivamente la Torah.[78][77]

Note[]

  1. Cfr. Rif. lessicale , su Dictionary.com (in inglese); anche (ITALIANO) Wordreference: "Predizione di un evento futuro, dovuta a ispirazione divina"; Diz. Corriere della Sera: "1. Espressione, per bocca umana, di un messaggio divino, talvolta preannunciante eventi futuri; in particolare nel cristianesimo, uno dei doni dello Spirito Santo; 2. estensione Predizione di avvenimenti futuri, basata su una pretesa ispirazione o su osservazioni astrologiche, ovvero su una personale visione di quanto accadrà."
  2. Cf. profezia in Treccani.it.
  3. Cfr. "The Conditional nature of prophecy: A vital exegetical and hermeneutical principle", di Furman Kearley, Apologetics Press.
  4. Cfr. "The Biblical Basis for a Modern Prophet", di Frank B. Holbrook, Biblical Research Institute, 1982.
  5. 5,0 5,1 5,2 Cfr. "Messianic Prophecies", su Clarifying Christianity.
  6. Per questa sezione, cfr. David E. Aune, Prophecy in Early Christianity and the Ancient Mediterranean World, William B Eerdmans Publishing Co., 1998, Cap. 8 e 12, pp. 217-229, 320-325.
  7. Cfr. Articolo su W.E. Vine.
  8. Cfr. "Is there an age limit to how long we can live?", su Questions.
  9. Versioni di "Genesis 6:3" in parallel (in inglese)
  10. "Jeanne Calment, World's Longest Lived Person". About. http://longevity.about.com/b/2007/10/03/jeanne-calment-worlds-longest-lived-person.htm. 
  11. Cfr. Kanoko Matsuyama. Japanese 115-Year-Old Becomes Oldest Man in History in Bloomberg. 27 dicembre 2012. URL consultato il 28 dicembre 2012. (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2012)
  12. Cfr. F.F. Bruce, Israel and the nations, Michigan, 1981, p. 32.
  13. Sidney Greidanus, ''Preaching Christ from the Old Testament'', Wm. B. Eerdmans Publishing, 1999, p. 198 , Books.google.co.in15/07/1999, ISBN 978-0-8028-4449-1 URL consultato il 05/07/2013.
  14. Cfr. in parallelo 11:14-16 e 11:13
  15. Cfr. Siegfried Herrmann, A history of Israel in Old Testament times, Londra, 1981, SCM Press, p. 155.
  16. Cfr. JUDAH, KINGDOM OF, Jewish Encyclopedia Online
  17. Cfr. First and Second Kings di Richard Donald Nelson.
  18. Cfr. The international standard Bible encyclopedia di Geoffrey W. Bromiley.
  19. Cfr. A Short Introduction to the Hebrew Bible di John J. Collins.
  20. Cfr. Major Bible Themes di Lewis Sperry Chafer, John F. Walvoord.
  21. Cfr. L.O. Richards, (1991; edito in formato elettronico da Logos Research Systems, 1996) The Bible readers companion (468). Wheaton: Victor Books.
  22. Cfr. M. Henry, Matthew Henry's commentary on the whole Bible: Complete and unabridged in one volume, (Ge 33:17), Peabody: Hendrickson, 1996.
  23. J.E. Smith, The Major Prophets (Ge 33:14-26), Joplin: College Press, 1992.
  24. Walvoord, J. F., Zuck, R. B., & Dallas Theological Seminary, The Bible knowledge commentary: An exposition of the scriptures (1:1176), Wheaton, Illinois: Victor Books, 1983-1985.
  25. Cfr. Siegfried Herrmann, A history of Israel in Old Testament times, cit., 1981, p. 284.
  26. F.F. Bruce, Israel and the nations, Michigan, 1981, p. 84.
  27. Cfr. F.F. Bruce, Israel and the nations, Michigan, 1981, pp. 62-67.
  28. Cfr. New Jerusalem Bible, Standard Edition pubbl. 1985, introduzioni e note tradotte dall'ed. La Bible de Jerusalem - riv. 1973, Bombay 2002; vedi note su Isaia 21:1.
  29. F.F. Bruce, Israel and the nations, cit., 1981, p. 96.
  30. 30,0 30,1 Cfr. New Jerusalem Bible, cit., trad. da La Bible de Jerusalem, cit., nota a Isaia 17:1.
  31. per questa sezione cfr. Jenny Roberts, Bible Then and Now, MacMillan, p. 59 et seq.
  32. Si vedano anche i recenti ([[2013}}) sviluppi interni alla Siria e la guerra civile siriana. Cfr. anche Eternal Productions, 101 Last Days Prophecies, p.3.
  33. «Il re di Assur lo ascoltò e assalì Damasco e la prese, ne deportò la popolazione a Kir e uccise Rezin.»
  34. Per questa sezione si veda Gary V. Smith, Isaiah 1-39, B&H Publishing Group, 2007, pp. 360-363.
  35. Cfr. anche John N. Oswalt, The Book of Isaiah, Chapters 1-39, Eerdmans Publishing, 1986, pp. 375-381.
  36. Cfr. Amélie Kuhrt, The Persian Empire: a corpus of sources from the Achaemenid period, Routledge, 2009, p. 162
  37. Cfr. Antti Laato, "The composition of Isaiah 40-55", Journal of Biblical Literature, 109.2 (estate 1990), pp. 207-228. ATLA Religion Database con ATLASerials. EBSCO. 22/02/2009[1] {con abbonamento}
  38. Cfr. Paul D. Hanson, Isaiah 40-66, Westminster John Knox Press, 1995, p. 99
  39. Abraham Malamat, Haim Hillel Ben-Sasson, A History of the Jewish People, Harvard University Press, 1976, p. 166
  40. John Goldingay, David Payne, A critical and exegetical commentary on Isaiah 40-55, Continuum International Publishing Group, 2007, p. 18
  41. John Oswalt, The book of Isaiah, Wm.B.Eerdmans Publishing, 1998, p. 196
  42. Cfr. anche New Jerusalem Bible, cit., nota a Isaia 45:1-7.
  43. Cfr. "Jehoiakim" in Bible Dictionary, Harper Collins.
  44. Cfr. Michael A. Harbin, The Promise and the Blessing, Grand Rapids, Zondervin, 2005. 308–309 ISBN 0-310-24037-9
  45. 45,0 45,1 Cfr. Michael A. Harbin, The Promise and the Blessing, Grand Rapids, Zondervin, 2005. ISBN 0-310-24037-9
  46. Cfr. Michael A. Harbin, The Promise and the Blessing, Grand Rapids, Zondervin, 2005. ISBN 0-310-24037-9
  47. Cfr. New Jerusalem Bible, cit., nota a Geremia 25:11.
  48. Cfr. The Wycliffe Bible Commentary: Old Testament.
  49. The Bible Reader's Companion
  50. Geremia 51:11 in The Pulpit Commentary: Jeremiah (Vol. II).
  51. 51,0 51,1 Cfr. "A Triage to Save the Ruins of Babylon", su New York Times, 2011.
  52. "Ancient Site, Modern problems", su New York Times, 2011.
  53. Cfr. J. Barton Payne, Encylopaedia of Biblical Prophecy, 1996, p. 344.
  54. Rossella Lorenzi (21/05/2007). "Sandbar Aided Alexander the Great". discovery.com. http://dsc.discovery.com/news/2007/05/21/sandbar_arc.html. Retrieved 06/08/2013. 
  55. Cfr. Encyclopædia Britannica, 43/xxii pp. 452.
  56. 56,0 56,1 Cfr. E.L. Skip Knox (2011 [last update]). "History of Western Civilization – Alexander the Great". boisestate.edu. Archived from the original on 05/072011. http://www.boisestate.edu/courses/westciv/alexander/07.shtml. Retrieved 06/08/2013. 
  57. Joseph Berrigan (2011 [last update]). "Siege of Tyre and Gaza". joseph_berrigan.tripod.com. Archived from the original on 17/07/2011. http://joseph_berrigan.tripod.com/ancientbabylon/id34.html. Retrieved 06/08/2013. 
  58. Wallace B. Fleming. The History of Tyre, New York: Columbia University Press, 1915, p. 64: "la città non rimase in rovina per troppo tempo. Vennero insediati dei coloni e i cittadini che erano riusciti a scappare ritornarono. La loro energia, insieme alla posizione del sito, in pochi anni fecero rifiorire la città che primeggiò nuovamente."
  59. Cfr. 126 B.C. - eventi e riferimenti: "Tiro acquista indipendenza dai Seleucidi; inizio del era tiriana." Consultato 06/08/2013.
  60. Philip Van Ness Myers (1889). A General History for Colleges and High Schools. URL consultato il 06/08/2013.
  61. "Lebanon's Ruins Survive Recent Bombings".
  62. Cfr. H.J. Katzenstein, The History of Tyre, 1973, p.9.
  63. "Tyre City, Lebanon".
  64. "Lebanon - City Population" con aggiornamenti.
  65. Ezechiele 29:15
  66. "The History of Cyprus". windowoncyprus.com. 2009 [last update]. Archived from the original on 18/07/2011. http://www.windowoncyprus.com/history_of_cyprus.htm. Retrieved 06/08/2013. 
  67. "The Cypriot City – Kingdoms (ca 6th - 4th cent. BC)". boccf.org. Bank of Cyprus Cultural Foundation. 2011 [last update]. Archived from the original on 25/07/2011. http://www.boccf.org/main/default.aspx?tabID=46&itemID=113&mid=365. Retrieved 06/08/2013. "Pharaoh Amasis II subjugated Cyprus and held it under Egyptian control until 545 B.C." 
  68. "Egypt - MSN Encarta". Egypt - MSN Encarta. http://encarta.msn.com/encyclopedia_761557408_10/Egypt.html#s44. 
  69. Cfr. "Ptolemaic Dynasty - MSN Encarta". Ptolemaic Dynasty - MSN Encarta. http://encarta.msn.com/encyclopedia_761562217/ptolemaic_dynasty.html. 
  70. Cfr. int. al., Gustav Hoelscher, "Hesekiel: Der Dicter und das Buch,"BZAW 39, 1924.
  71. Cfr. Alan B. Lloyd, "The Late Period" in The Oxford History of Ancient Egypt (cur. da Ian Shaw), Oxford Univ. Press, 2002, pp. 381-82
  72. Erodoto, II, 177, 1.
  73. Alan B. Lloyd, "The Late Period", cit., p. 383.
  74. Zaccaria 9:8
  75. Cfr. "The Bible Code", minute della storia trasmessa su BBC Two il 20/11/2003, con commenti di Rips e del prof. Brendan McKay.
  76. Cfr. "Statistical Science publishes Bible Codes Refutation". Australian National University. 1999. Archived from the original on 13/11/2007. http://cs.anu.edu.au/~bdm/dilugim/StatSci/. Retrieved 06/08/2013. 
  77. 77,0 77,1 Cfr. "The Bible Code: Enigmas for Dummies", di Brian Dunning, Skeptoid Media 2007.
  78. Vedi anche "Secret Codes In The Bible And The Torah", su KMPH Fox26.

Bibliografia[]

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  • Kirkpatrick, A.F., The Doctrine of the Prophets, New York: Macmillan, 1897.
  • Payne, Barton J., Encyclopedia of Biblical Prophecy, New York: Harper & Row, (973.
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  • Taylor, Hawley O., "Mathematics and Prophecy", Modern Science and Christian Faith, Wheaton: Van Kampen, 1948, pp. 175–183.
  • Wycliffe Bible Encyclopedia, (Prophecy, p. 1410, Book of Ezekiel, p. 580), Chicago, Moody Bible Press, 1986.
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