Le lettere della monaca di Dresda sono alcuni manoscritti profetici riscoperti all'inizio dell'Ottocento passati alla storia per alcune profezie sugli ultimi papi e sulla fine dei tempi.
In Italia, il maggiore studioso di queste lettere è stato lo scrittore Renzo Baschera, che le ha pubblicate per numerose edizioni, tra queste MEB e Mondadori.
L'autrice delle lettere era una monaca e chiaroveggente tedesca di cui non si conosce il nome esatto. Le informazioni possedute ci vengono dall'abate Nicolas Holb secondo cui la monaca in questione era "una pia religiosa nata a Dresda nel 1680 e morta nel 1706... il suo convento si trovava sulle rive dell'Elba".[1]
Le lettere[]
I manoscritti della monaca di Dresda sono stati ritrovati nel 1808. I documenti che ci sono pervenuti sono in tutto trentuno lettere, alcune in buono stato e altre molto rovinate, e presumibilmente in origine erano molte di più. I destinatari delle lettere conservate sono alcuni regnanti, un papa, alcuni cardinali e altri religiosi della Chiesa cattolica vissuti in quel periodo:
- Papa Clemente XI[2]
- Vittorio Amedeo II di Savoia[3]
- Carlo XII di Svezia[4]
- Pietro I[5]
- Federico I di Prussia[6]
- Felipe V[7]
- Anna d'Inghilterra[8]
- Louis XIV[9]
- Rinaldo d'Este[10]
- Francesco Maria de' Medici[11]
- Un certo abate Argoth[12][13][14][15][16]
- La sorella (o consorella) Marta[17][18][19][20][21][22][23]
- Un certo abate Koldan[24][25][26][27]
- Un certo teologo Bruks[28][29][30][31][32]
Alcune delle lettere sono scritte in tedesco, altre in latino o in entrambe le lingue. Questo risulta sorprendente, soprattutto se si considerano le umili origini della monaca, che si ritiene essere stata analfabeta.[33]. Nelle lettere indirizzate ai personaggi storici sono predetti alcuni eventi principali che sarebbero accaduti a loro stessi e in seguito anche alla loro discendenza o alla loro nazione. Nelle lettere indirizzate agli altri religiosi sono invece predetti eventi di carattere generale che riguardano sviluppi storici ma anche scientifici e tecnologici. Le profezie della monaca di Dresda predicono eventi fino ad arrivare quasi all'anno 3000.
La "voce" e la "luce"[]
Le lettere parlano quasi tutte di una voce che suggerisce alla monaca ciò che deve scrivere[33]. All'inizio il rapporto della monaca con questa voce è distaccato[2][3], poi successivamente la donna accetta sempre più la presenza di quella che nelle ultime lettere diventa la "soave voce"[16]; in alcune lettere sono descritte anche delle visioni, spesso preannunciate dalla "voce" e a volte accompagnate da una "luce"[27].
Le profezie[]
Le profezie sul papato e sulla chiesa cattolica[]
Similmente alla Profezia di Malachia, anche la monaca di Dresda dà un motto, limitandosi agli ultimi undici papi[2]:
Leggenda:
- Primo campo: Motto della monaca ; secondo campo: a chi si riferisce; terzo campo: Motto di Malachia
- Cavallo Bianco, con segno di Leone: Leone XIII (Gioacchino Pecci 1878 - 1903) - Lumen de coelo
- Cavallo Nero, con segno di Pietà: Pio X (Giuseppe Sarto 1903 - 1914) - Ignis Ardens
- Cavallo Giallo, con segno di Benedizione: Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa 1914 - 1922) - Religio depopulata
- Cavallo Rosso, con segno di Pietà: Pio XI (Achille Ratti 1922 - 1939) - Fidens intrepida
- Cavallo Giallo, con segno di Pietà: Pio XII (Eugenio Pacelli 1939 - 1958) - Pastor angelicus
- Cavallo Rosso, con il segno del Precursore: Giovanni XXIII (Angelo Roncalli 1958 - 1963) - Pastor et nauta
- Cavallo Nero, con il segno del Beniamino: Paolo VI (Giovanbattista Montini 1963 - 1978) - Flos florum
- Cavallo Bianco, con segno di Pietà: Giovanni Paolo I (Albino Luciani 1978) - De medietate Lunae
- Angelo Maestro di Giosafat, con il segno dei Dodici: Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla 1978 - 2005) - De Labore solis
- Angelo Guida di Giosafat, con il segno della Gloria: Benedetto XVI (Joseph Ratzinger 2005 - ) - De gloria olivae
- Angelo della Pietà, con il segno del Martirio: Papa Giovanni Paolo III - Petrus Romanus
È stato fatto notare che il nome scelto da alcuni papi è collegato al segno profetizzato nel motto.
È stato notato anche un collegamento tra il colore dei cavalli, riconducibile al mito dei Cavalieri dell'Apocalisse, e il periodo storico in cui ha vissuto il papa:
- i cavalli bianchi corrispondo alla vittoria del potere spirituale della Chiesa;
- i cavalli neri corrispondono a un periodo di giustizia ed equilibrio;
- i cavalli gialli corrispondono alla morte e si trovano in corrispondenza delle guerre mondiali. L'accuratezza delle date profetizzate desta scalpore, in quanto i documenti vennero trovati all'inizio dell'Ottocento (e quindi molto tempo prima dei due conflitti mondiali);
- i cavalli rossi corrispondono al cavaliere che toglie la pace e rappresentano un periodo di preparazione alla guerra.[34]
Nella lettera a Federico I di Prussia la monaca predice che "l'ultimo Pietro giungerà dalla tua terra";[6] la Prussia è il nome di una regione storica oggi compresa tra i confini della Lituania, della Russia, della Polonia e della Germania.
Le profezie su casa Savoia[]
Nella lettera a Vittorio Amedeo II la veggente tedesca fa alcune profezie su casa Savoia; la lettera è divisa in tre parti: nella prima parte la monaca ammonisce il duca per la sua condotta ed è più un componimento morale che una profezia. Nella seconda parte sono contenute le profezie sul duca stesso: già dall'incipit, la monaca si rivolge a Vittorio Amedeo II chiamandolo "futuro re", in quanto sarebbe di lì a poco diventato re di un'isola (la Sicilia, cosa realmente avvenuta nel 1713), poi re di un'altra isola (la Sardegna, avvenuta nel 1720) e infine re delle montagne (cosa che invece non si verificò).[35]
Nella terza parte della lettera sono contenute le profezie su casa Savoia. Il regno dei Savoia è paragonato a una carrozza e ogni re è rappresentato da un cavallo; le carrozze in realtà sono due: otto cavalli avrebbero trainato la carrozza più piccola (ossia il Regno di Sardegna) e cinque cavalli avrebbero trainato la carrozza più grande (ossia il Regno d'Italia). Ad oggi, i regnanti di casa Savoia sono stati in totale undici: di questi, otto sono stati re di Sardegna, da Vittorio Amedeo II a Vittorio Emanuele II, e quattro sono stati Re d'Italia, da Vittorio Emanuele II a Umberto II; quindi i conti tornano se si conta due volte Vittorio Emanuele II, che fu sia re di Sardegna che re d'Italia. La monaca predice che tra il quarto e il quinto "cavallo della carrozza grande" (ossia tra il quarto e quinto re d'Italia) ci sarebbe stata una pausa, in cui la carrozza sarebbe stata guidata dai "morelli" ossia un governo repubblicano oppure oligarchico; stando dunque alla profezia, l'Italia si troverebbe ora in questo momento di pausa e, sempre secondo la profezia, ci potrebbe essere in futuro un quinto re d'Italia, dodicesimo e ultimo re di casa Savoia, rappresentato da un cavallo con la croce bianca che dovrebbe regnare per breve tempo.[35]
La monaca di Dresda dà un'indicazione sulla durata sia del Regno di Sardegna sia del Regno d'Italia, prima della pausa repubblicana: il primo avrebbe avuto una durata pari a dodici volte dodici anni (durò in realtà 141 anni ossia tre anni in meno) mentre il secondo avrebbe avuto una durata pari "agli anni capovolti" del primo re d'Italia (il quale morì all'età di quasi 58 anni ed il regno durò poco più 85 anni). La monaca prevede anche come sarebbero morti i cinque re d'Italia di casa Savoia:
Leggenda:
- Come morirà: Nome del monarca o aspirante tale; - causa del decesso
- Morirà di pestilenza:Vittorio Emanuele II - febbre causata da un'infezione ai polmoni
- Morirà di fuoco:Umberto I - assassinato da un colpo di pistola
- Morirà di dolore:Vittorio Emanuele III - in esilio, di morte naturale
- Morirà di dolore: Umberto II - in esilio, di morte naturale
- Morirà di dolore: Vittorio Emanuele di Savoia - in esilio, autorizzato a tornare come privato cittadino
Quindi, secondo la monaca di Dresda, anche il profetizzato quinto e ultimo re d'Italia di casa Savoia dovrebbe morire in esilio, di morte naturale.[35]
Note[]
- ↑ Baschera, op. cit., prefazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Incipit citato da Baschera:"A Clemente XI | Vicario in terra di nostro Signore", op. cit., pag. 15
- ↑ 3,0 3,1 Incipit citato da Baschera:"A Vittorio Amedeo II di Savoia | futuro re", op. cit., pag. 23
- ↑ Incipit citato da Baschera:"A Carlo XII | re di Svezia", op. cit., pag. 29
- ↑ Incipit citato da Baschera:"A Pietro I | Cesare della Santa Russia", op. cit., pag. 33
- ↑ 6,0 6,1 Incipit citato da Baschera:"A te, Federico I | grande re di Prussia", op. cit., pag. 39
- ↑ Incipit citato da Baschera:"A te, Filippo | re di Spagna", op. cit., pag. 43
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Ad Anna, regina d'Inghilterra e di Scozia", op. cit., pag. 49
- ↑ Incipit citato da Baschera:"A Luigi XIV | sire di Francia", op. cit., pag. 55
- ↑ Incipit citato da Baschera:"A Rinaldo d'Este | cardinale di Santa Romana Chiesa", op. cit., pag. 63
- ↑ Incipit citato da Baschera:"A Francesco Maria de' Medici | cardinale di Santa Romana Chiesa", op. cit., pag. 67
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Reverendissimo | abate Argoth", op. cit., pag. 75
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo abate Argoth", op. cit., pag. 107
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo abate Argoth", op. cit., pag. 119
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo | padre Argoth", op. cit., pag. 149
- ↑ 16,0 16,1 Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo | abate Argoth", op. cit., pag. 195
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Mia diletta | sorella Marta", op. cit., pag. 83
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Mia diletta | sorella Marta", op. cit., pag. 95
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Mia diletta | sorella Marta", op. cit., pag. 137
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Alla mia diletta | sorella Marta", op. cit., pag. 143
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Alla mia cara | sorella Marta", op. cit., pag. 155
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Alla mia cara | sorella Marta", op. cit., pag. 167
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Alla mia dolce | sorella Marta", op. cit., pag. 189
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo | abate Koldan", op. cit., pag. 89
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo abate Koldan", op. cit., pag. 131
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo abate Koldan", op. cit., pag. 179
- ↑ 27,0 27,1 Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo | abate Koldan", op. cit., pag. 183
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo | teologo Bruks", op. cit., pag. 101
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo teologo Bruks", op. cit., pag. 113
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo teologo Bruks", op. cit., pag. 125
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo | teologo Bruks", op. cit., pag. 161
- ↑ Incipit citato da Baschera:"Al reverendissimo teologo Bruks", op. cit., pag. 173
- ↑ 33,0 33,1 Secondo una citazione non referenziata da Renzo Baschera, in un convento di religiose di Dresda ci fu "una giovane di umili origini scelta da una voce celestiale per inviare Messaggi ai grandi della terra", op. cit., pag. 8
- ↑ Baschera, op. cit., pagg. 15-22
- ↑ 35,0 35,1 35,2 Baschera, op. cit., pagg. 24-27
Bibliografia[]
- Renzo Baschera, Le profezie della monaca di Dresda, 3a ed. Santarcangelo di Romagna, Casa editrice MEB [1976]gennaio 1986, ISBN 88-7669-138-3
Voci correlate[]
- Pietro Romano
- Profezia di Malachia
- Renzo Baschera
- Vaticinia de Summis Pontificibus
- Vaticinia di Nostradamus
Collegamenti esterni[]
- Linea di successione al trono d'Italia
- The Prophesying Nun of Dresden (articolo nella Wikipedia in inglese)
Fonti[]
- Voce Le_profezie_della_monaca_di_Dresda di Wikipedia in italiano (base per questa voce, versione di riferimento, aggiornamenti effettuati)
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